La share-house: un modo economico per trovare alloggio in Giappone
- Pubblicato il : 11/04/2025
- Per : Ph.L
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Case condivise, un modo economico per trovare alloggio in Giappone
Flick/ JAPANKURU.COM
Di fronte ai costi proibitivi degli alloggi tradizionali in Giappone, soprattutto per gli stranieri, la share-house sta diventando un'alternativa economica e pratica sempre più popolare. A metà strada tra l'alloggio condiviso tradizionale, le sale universitarie e gli ostelli della gioventù, questo tipo di alloggio riduce significativamente i costi di alloggio, offrendo al contempo un'esperienza comunitaria arricchente. Con prezzi che in genere variano da 250 a 600 euro al mese e senza le tradizionali tasse d'ingresso giapponesi, le case in condivisione si rivolgono a un'ampia gamma di persone, dagli studenti ai lavoratori stranieri.
Che cos'è una share-house e come si differenzia da un tradizionale appartamento condiviso?
Le case condivise si basano su un concetto semplice: affittare una stanza privata e condividere le aree comuni (cucina, bagno, toilette) con altri residenti. A differenza dei tradizionali alloggi condivisi occidentali, le case condivise giapponesi sono gestite da agenzie specializzate che si occupano della gestione amministrativa e quotidiana della casa.
Questa differenza fondamentale fa sì che i residenti non scelgano i loro compagni di casa, ma entrino a far parte di una struttura già consolidata con regole precise. È proprio questo che rende la share-house un mix unico di alloggio condiviso tradizionale, residenza universitaria e ostello della gioventù. In Giappone, questo tipo di alloggio è particolarmente apprezzato dagli stranieri perché evita i soliti ostacoli dell'affitto tradizionale: l'assenza di un garante giapponese, i contratti rigidi e le esorbitanti tasse d'ingresso.
Le origini di questo concetto risalgono agli anni '90 con le "case gaijin" (case per stranieri), create appositamente per rispondere alle difficoltà incontrate dai non giapponesi nel mercato immobiliare locale. Oggi, queste residenze accolgono sia stranieri che giapponesi, creando un ambiente cosmopolita favorevole allo scambio culturale.
I diversi tipi di case in condivisione e le loro caratteristiche
Il mondo delle case condivise giapponesi è molto vario, sia in termini di dimensioni che di concezione. Ci sono piccole case da 4 a 10 persone, cottage intimi e grandi residenze che possono ospitare fino a 60 persone. Alcune occupano case indipendenti, altre piani di condomini o addirittura interi edifici.
A seconda della casa condivisa scelta, si può optare per:
- Residenze di genere misto o di genere singolo (molte case di condivisione sono esclusivamente per donne)
- Case a tema per persone con interessi simili (vegetariani, imprenditori, artisti, ecc.)
- Camere singole o dormitori per i budget più piccoli
- Spazi con o senza servizi specifici (palestra, giardino, terrazza, ecc.)
Nelle piccole case condivise, i servizi igienici sono spesso limitati (una sola doccia, un solo lavandino), mentre le grandi residenze sono generalmente dotate diservizi più ampi e talvolta lussuosi. Alcune hanno anche palestre, cinema o spazi di coworking.
Esiste anche una variante nota come "residenza sociale", caratterizzata dall'organizzazione regolare diattività sociali ed eventi per incoraggiare l'interazione tra i residenti. Aziende come OAK House sono specializzate in questo tipo di alloggi comunitari.
Quanto costa una casa in condivisione in Giappone e cosa è incluso nel prezzo?
Uno dei principali argomenti a favore delle case in condivisione è il loro buon rapporto qualità-prezzo, soprattutto se confrontato con il mercato tradizionale degli affitti in Giappone. I prezzi variano generalmente tra i 30.000 e i 90.000 yen al mese (circa 250-600 euro), con variazioni significative in base a :
- La posizione (le residenze di Tokyo sono generalmente più costose)
- Dimensione e tipo di camera (singola o condivisa)
- I servizi disponibili (bagno privato, cucina completamente attrezzata, ecc.)
- La vicinanza ai trasporti e ai servizi
Ciò che distingue le case in condivisione dal mercato degli affitti tradizionali è l'inclusione sistematica delle spese nell'affitto: internet, acqua, gas, elettricità e costi di manutenzione sono generalmente inclusi. Inoltre, l'assenza del "denaro chiave" (礼金, reikin) o delle "tasse d'ingresso", di solito equivalenti a 2-3 mesi di affitto in una casa in affitto tradizionale in Giappone, rappresenta un notevole risparmio.
Tuttavia, va notato che la maggior parte delle agenzie richiede una tassa iniziale (tra i 10.000 e i 50.000 yen) che comprende l'ingresso, la pulizia e le spese amministrative. A differenza del deposito, questa tassa non è generalmente rimborsabile. Il deposito viene spesso restituito alla partenza se la stanza viene lasciata in buone condizioni.
A Tokyo, ad esempio alla Sakura House, i prezzi delle camere variano generalmente tra i 10.000 e i 90.000 yen al mese (da 77 a 699 euro). L'affitto comprende tutte le utenze e l'approccio "all-inclusive" consente di pianificare con precisione il budget per l'alloggio, senza brutte sorprese.
I vantaggi di vivere in una casa condivisa: risparmio, socializzazione e convenienza
I vantaggi di vivere in una casa condivisa in Giappone sono molti, al di là dell'aspetto puramente economico:
Vantaggi finanziari: oltre agli affitti più accessibili, l'assenza delle tradizionali tasse d'ingresso giapponesi e l'inclusione delle utenze consentono di risparmiare notevolmente. Inoltre, poiché le stanze sono generalmente arredate, si evita di dover acquistare mobili costosi. Alcune agenzie, come Tokyo Sharehouse, offrono addirittura promozioni stagionali in cui il canone iniziale viene ridotto o annullato.
Ricchezza multiculturale: queste aree spesso riuniscono residenti di diverse nazionalità. Anche se la proporzione varia da casa a casa, di solito c'è un mix di stranieri e giapponesi, che crea un ambiente ideale per praticare il giapponese e sperimentare la cultura locale su base quotidiana. Infatti, molti giapponesi scelgono queste case proprio per migliorare le loro conoscenze linguistiche.
Semplicità amministrativa: per gli stranieri, la casa condivisa elimina i consueti ostacoli del mercato giapponese degli affitti: non è necessario un garante giapponese, le procedure sono semplificate e i contratti sono spesso disponibili in inglese. Agenzie come Borderless-House sono particolarmente adatte a chi non parla giapponese.
Posizione strategica: le case in condivisione sono generalmente ben posizionate, vicine ai trasporti pubblici e ai negozi. Si trovano in tutte le principali città giapponesi, dal nord al sud del Paese, il che rende facile l'accesso ai servizi essenziali.
Flessibilità: a differenza dei tradizionali contratti di locazione giapponesi, molte case in condivisione offrono contratti flessibili, a partire da un mese. Questa flessibilità è ideale per soggiorni di durata intermedia o incerta.
L'abitare in una casa condivisa rappresenta anche una preziosa rete di sicurezza sociale, in particolare per i nuovi arrivati in Giappone, che possono facilmente ottenere consigli e sostegno dai compagni di casa più esperti.
Gli svantaggi e i limiti di questo tipo di alloggio
Nonostante i suoi numerosi vantaggi, vivere in una casa condivisa presenta anche alcuni limiti di cui è bene essere consapevoli prima di impegnarsi:
Spazio personale limitato: le stanze sono generalmente piccole (spesso tra i 7 e i 15 m²) e la condivisione di spazi comuni comporta una mancanza di privacy che può avere conseguenze a lungo termine. Questa vicinanza forzata può risultare difficile per le persone che apprezzano la propria solitudine.
Convivenza forzata: a differenza di un appartamento condiviso tradizionale, non si scelgono i propri coinquilini. Potreste quindi condividere la vostra vita quotidiana con persone le cui abitudini sono molto diverse dalle vostre. Non sono rari i conflitti per la pulizia, il rumore e l'uso degli spazi comuni.
Regole a volte severe: La maggior parte delle case condivise impone regole interne severe: restrizioni sui visitatori (a volte divieto assoluto di ricevere persone di sesso opposto), orari da rispettare, divieto di fare festa e obbligo di partecipare alle faccende comuni, come la gestione dei bidoni della spazzatura. Queste regole, sebbene necessarie per la vita comunitaria, possono essere percepite come restrittive.
Non sono adatte a determinati profili: le case condivise sono raramente adatte a famiglie o gruppi, poiché le stanze non sono generalmente progettate per ospitare più di due persone. Anche i viaggiatori che si fermano per meno di un mese troveranno scarsa utilità, poiché il contratto di locazione minimo è generalmente di 30 giorni.
Spese anticipate non rimborsabili: sebbene siano più basse rispetto al sistema di affitto tradizionale, le spese di registrazione o di ammissione (che variano da 10.000 a 50.000 yen a seconda dell'agenzia) non vengono generalmente rimborsate alla partenza e rappresentano un investimento sprecato per i soggiorni brevi.
Attrezzature minime: le camere sono spesso scarsamente arredate e di solito è necessario acquistare la propria biancheria da letto e gli utensili. Questo investimento iniziale può rappresentare un costo significativo per un breve soggiorno.
Vivere in una casa condivisa significa accettare questi compromessi e adottare un atteggiamento tollerante nei confronti delle differenze culturali e personali degli altri residenti.
Come trovare e prenotare una casa condivisa per il vostro soggiorno in Giappone
La ricerca di una casa condivisa adatta alle vostre esigenze può essere effettuata in modo efficiente seguendo alcuni passaggi chiave:
Iniziare presto la ricerca: l 'ideale sarebbe iniziare la ricerca almeno un mese prima dell'arrivo previsto in Giappone. Le stanze in case condivise ben posizionate e convenienti vanno a ruba, soprattutto nel periodo del ritorno a scuola.
Utilizzate le piattaforme specializzate: Esistono diversi siti web che elencano le case in condivisione disponibili. Tra i più noti ci sono Guest House Bank e Create Guest-House. Queste piattaforme consentono di filtrare la ricerca in base a vari criteri: posizione, budget, tipo di camera, servizi, ecc.
Contattare direttamente le principali agenzie: le principali aziende specializzate hanno i loro siti web, spesso disponibili in inglese e talvolta in francese. OAK House e Sakura House sono tra le più note e offrono un'ampia gamma di opzioni nelle principali città giapponesi.
Definite i vostri criteri di priorità: per affinare la vostra ricerca, determinate innanzitutto i vostri requisiti essenziali:
- Budget massimo
- Posizione (vicino al luogo di studio/lavoro)
- Tipo di camera (singola o condivisa)
- Composizione della casa (mista o singola)
- Servizi essenziali
Verificare la disponibilità e visitare se possibile: se siete già in Giappone, non esitate a visitare il posto prima di prendere un impegno. Le foto a volte abbelliscono la realtà e una visita vi aiuterà a valutare l'atmosfera generale della casa e del quartiere. Per chi prenota dall'estero, alcune agenzie offrono visite virtuali.
Capire i termini del contratto: prima di prenotare, assicuratevi di aver compreso appieno i termini del contratto: periodo minimo di impegno, costi iniziali, condizioni di partenza anticipata, regole della casa. Non esitate a chiedere chiarimenti su eventuali punti poco chiari.
Le prenotazioni vengono solitamente effettuate online, seguite dal pagamento della quota iniziale e del primo mese di affitto. Per trasferirsi nella casa condivisa, in genere è necessario esibire il passaporto e la carta di soggiorno, e talvolta fornire un contatto di emergenza in Giappone.
Consigli pratici per vivere in una comunità di case condivise in Giappone
Per rendere la vostra esperienza in una casa condivisa il più piacevole possibile, ecco alcune raccomandazioni essenziali:
Rispettare scrupolosamente le regole della casa: ogni casa ha le sue regole per quanto riguarda i visitatori, il rumore, l'uso delle aree comuni e la gestione dei rifiuti. Il rispetto di queste regole è fondamentale per mantenere un'atmosfera armoniosa.
Partecipare alle faccende comuni: la maggior parte delle case condivise prevede un programma di rotazione per alcuni compiti, come il ritiro dei bidoni. Assicuratevi di adempiere ai vostri obblighi in tempo e avvisate se sarete assenti durante la vostra settimana di servizio.
Mantenere puliti gli spazi condivisi: Anche se c'è un servizio di pulizia regolare nelle aree comuni, assicuratevi di pulire sistematicamente dopo aver usato la cucina o il bagno. Niente irrita di più i coinquilini dei piatti sporchi lasciati nel lavandino!
Adattarsi alle differenze culturali: in un ambiente internazionale, le abitudini e le aspettative variano notevolmente. In molti Paesi asiatici, ad esempio, lo spazio personale è molto importante e disturbare il vicino è considerato maleducato. Siate quindi attenti e rispettosi delle diverse sensibilità culturali.
Comunicare apertamente ma con gentilezza: se sorge un problema, cercate di comunicare in modo diretto ma non conflittuale. Se la situazione persiste, non esitate a chiedere al responsabile del residence di mediare.
Assicuratevi di avere l'attrezzatura necessaria al vostro arrivo: la maggior parte delle camere non fornisce la biancheria da letto o gli utensili da cucina. Pensate di acquistare questi elementi essenziali non appena vi trasferite, oppure chiedete all'agenzia la possibilità di affittarli.
Partecipare alla vita comunitaria senza imporsi: non esitate a partecipare o a proporre attività di gruppo, ma rispettate anche chi preferisce mantenere le distanze. Trovare un equilibrio tra socievolezza e rispetto della privacy è la chiave per una convivenza di successo.
Siate flessibili e tolleranti: Vivere in una comunità comporta necessariamente dei compromessi. Un atteggiamento aperto e comprensivo nei confronti degli inevitabili piccoli inconvenienti vi permetterà di trasformare le sfide in esperienze arricchenti.
In breve, la casa in condivisione è un modo economico e pratico per scoprire il Giappone in modo diverso. Preparandosi bene alle sue caratteristiche specifiche e affrontando l'esperienza con una mentalità aperta, si può trarre il massimo da questa immersione in un ambiente interculturale unico, tenendo sotto controllo il proprio budget.
Alcuni siti web
Se l'idea di condividere un alloggio durante il vostro prossimo soggiorno in Giappone vi alletta, ecco alcuni siti che potrebbero interessarvi. È possibile cercare una casa in condivisione in base alla località, alla linea ferroviaria, al budget e persino alle attrezzature (TV, bagno privato, ecc.).
- Casa condivisa di Tokyo
- Casa senza frontiere
- Banca delle case per gli ospiti
- Creare una casa per gli ospiti
- Casa OAK
- Casa Sakura