Ama: le pescatrici in apnea giapponesi
- Pubblicato il : 20/11/2025
- Per : Phoebe
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Ama: le pescatrici in apnea giapponesi
Ph.L
Considerate alternativamente oggetti di fantasia, donne d'affari eccezionali e maschiacci, le ama affascinano per la loro professione unica. In passato sostenevano le loro comunità di pescatori raccogliendo perle e ricci di mare, ma oggi queste donne, di età superiore ai 60 anni, sono le ultime custodi di un'abilità secolare in via di estinzione: lo snorkeling tradizionale. Ritratto di Japan Experience.
La piccola pesca subacquea: un'attività in declino
ore 6 del mattino. Il sole è sorto solo da poche ore lungo la costa della prefettura di Mie e già un gruppo diama sta prendendo il largo. Accompagnate da un tamae, un conducente di motoscafo, queste donne di età compresa tra i 50 e i 75 anni si dirigono verso le onde, armate solo di un cesto e di uno scalpello. Il loro obiettivo? Scendere fino a 10 metri di profondità per raccogliere i tesori che le onde offrono.
Potrebbe far sorridere in quest'epoca di pesca industriale, ma intutto il Giappone sono rimaste solopoche centinaia di donneche praticano ancora l'immersione artigianale.
Sparsi lungo le coste meridionali dell'arcipelago, lo snorkeling è sempre stato uno sport femminile. Le subacquee imparano i rudimenti del mestiere a partire dall'età di 15 anni e si allenano per diverse ore al giorno sotto l'occhio vigile dei più anziani, in attesa di poter partecipare alla stagione delle immersioni. Da marzo a novembre, cinquant'anni fa, un migliaio di donne si immergeva in topless lungo la costa giapponese.
Oggi le tuffatrici sono invecchiate. E ora è indossando uno scafandro che sfidano le fredde acque del Pacifico.
Per due o tre sessioni di un'ora e mezza ciascuna, effettuano una serie di una ventina di immersioni libere da 5 a 10 minuti: una performance che è valsa loro il soprannome di " sirene del Giappone" e le ha rese il motore dell'economia locale.
In effetti, il bottino delle immersioni è inestimabile. Abalone, alghe, ricci di marei loro cestini vanno a ruba non appena escono dall'acqua. Il loro pescato, solitamente venduto fresco alla cooperativa di pescatori da cui dipendono, può fruttare diverse centinaia di euro (soprattutto perle e abaloni)!
In passato, questo permetteva ai villaggi di mare di vivere in modo confortevole, ma ora non è più così. Con l'esodo rurale e la possibilità di lunghi studi, poche ragazze sono disposte a sacrificare il sogno di una vita in città per una vita al ritmo del mare. Per questo motivo la pratica è in declino, rendendo i subacquei di oggi gli ultimi custodi di un'abilità millenaria.
I ricci di mare, uno dei tesori dell'immersione
Wikimedia
Incontrate questi talentuosi subacquei con Japan Experience.
Le ama sono più che amanti dello snorkeling: sono le custodi di una tradizione millenaria. Venite a conoscerli a Toba, dove la cultura della pesca delle perle è ancora molto viva.
Incontrare le ama con Japan Experience
@Japan Experience
Donne eccezionali in una società patriarcale
Oltre che per il loro talento come sub, le ama attirano l'attenzione per il loro status unico all'interno delle comunità di pescatori. È uno status che disturba quanto affascina, perché va contro ciò che ci si aspetta dalle donne nella società tradizionale.
Troppo muscolose, troppo loquaci, non abbastanza discrete, le donne subacquee si stanno allontanando dall'immagine tradizionale della donna gentile e riservata, tanto cara alla società giapponese di un tempo. Dotate di un temperamento focoso, hanno persino ridefinito le dinamiche del nucleo familiare tradizionale: sono loro a provvedere alla famiglia, in un Paese in cui si suppone che siano gli uomini a provvedere.
Esercitano anche un notevole potere religioso, in quanto sono le uniche donne a ricoprire un ruolo centrale, accanto ai funzionari comunali eletti, nelle processioni locali in onore di Amaterasu, la dea del sole di cui godono la protezione.
La loro natura insolita ha ispirato molti artisti del periodo Edo (1603-1868), quando gli stampatori le raffiguravano come vere e proprie sirene, seducenti ma pericolose per gli uomini.
Quale futuro per le ama?
Anche se le loro comunità di pescatori non dipendono più dalle immersioni, le donne ama stanno raddoppiando il loro ingegno per perpetuare la loro attività.
Molto apprezzate dai viaggiatori, non esitano più a mostrare il loro talento per la gioia dei fotografi, e molte di loro ora combinano le immersioni con un lavoro part-time nei ristoranti locali. Il loro obiettivo? Sensibilizzare i visitatori sulla scomparsa del loro mestiere e ancorare la loro pratica al folklore giapponese, assicurando che venga tramandata alle generazioni future.
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