La moda giapponese: dallo chic allo sconvolgente
- Pubblicato il : 09/09/2025
- Per : Joshua
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La moda giapponese è profondamente radicata nella storia e nella cultura del Paese. Dalla funzionalità all'espressività, i suoi stili sono emersi nel corso dei secoli e continuano a influenzare il mondo contemporaneo.
È impossibile riassumere la storia della moda in Giappone in un solo articolo, poiché l'argomento è stato trattato in migliaia di testi. La definizione stessa di moda giapponese richiede una grande riflessione.
Talvolta audace, sempre all'avanguardia nelle tendenze, la moda giapponese ispira gli stilisti di tutto il mondo. In Giappone la moda è una vera e propria istituzione: da quella tradizionale e funzionale a quella contemporanea e d'avanguardia, offre una tavolozza di espressioni tutte notevoli e legittime.
È anche ciò che attrae gli appassionati di moda di tutto il mondo e spiega perché le sue sottoculture sartoriali sono così popolari.
La moda giapponese attraverso i secoli
Il tema della moda in Giappone è indissolubilmente legato alla lunga e colorata storia della civiltà giapponese.
L'arcipelago giapponese è stato abitato fin dal Paleolitico e il periodo Jōmon è spesso considerato il punto di partenza della società giapponese. Caratterizzato da uno stile di vita da cacciatore-raccoglitore e da ceramiche particolari, questo periodo vide la nascita di abiti realizzati con fibre naturali come la canapa, stabilendo un modello che sarebbe durato per secoli.
Durante il periodo Heian (794-1185), i kimono, oggi fortemente associati al Giappone tradizionale, divennero capi emblematici dell'abbigliamento quotidiano. Fino al periodo Edo (1603-1868), le tecniche di produzione continuarono a evolversi.
La Restaurazione Meiji (1868-1912) vide l'introduzione e l'adozione di un'estetica più internazionale. Questi indumenti furono allora chiamati yōfuku (洋服), letteralmente "abbigliamento occidentale", in contrapposizione al wafuku (和服), che si riferiva all'abbigliamento tradizionale giapponese. In realtà, nonostante l'arrivo degli yōfuku, gli abiti tradizionali continuarono a svolgere un ruolo importante in questo periodo, poiché erano ancora più adatti alla vita quotidiana, soprattutto per le donne.
Tuttavia, nel XXᵉ secolo, i cambiamenti nella società portarono a un'incorporazione ancora più marcata delle influenze occidentali nella moda giapponese. Il periodo Taishō (1912-1926) vide la comparsa di abiti lunghi e fluenti e di copricapi ispirati agli stili americani. L'architettura e i motivi Art Déco completavano questi look, come testimoniano le pubblicità del famoso marchio di cosmetici Shiseido.
Dall'inizio alla fine del XXᵉ secolo, le interpretazioni giapponesi degli stili classici americani cominciarono a prendere forma, soprattutto dopo la Seconda Guerra Mondiale e sotto l'influenza della presenza militare americana. Il denim, le camicie oxford, le giacche di pelle e le scarpe di cuoio di produzione giapponese divennero sempre più comuni. Ancora oggi, queste versioni giapponesi dell'abbigliamento classico occidentale sono diventate un punto di riferimento popolare nel mondo della moda.
Gli anni '80, alla fine dell'era Shōwa (1926-1989), segnano una svolta decisiva nella storia della moda giapponese, con l'ascesa di tre case ormai leggendarie: Comme des Garçons, Yohji Yamamoto e Issey Miyake. Sebbene siano state fondate negli anni '70, è negli anni '80 che hanno acquisito fama internazionale, attirando l'attenzione del mondo della moda con i loro modelli d'avanguardia che hanno dominato le passerelle della Settimana della Moda di Parigi. Questi marchi sono molto ammirati dagli appassionati di moda e continuano ad avere un'influenza duratura sugli stilisti contemporanei.
Glianni '90 hanno visto l'emergere di un'eclettica scena streetwear giapponese, fortemente influenzata dall'hip-hop, dallo skateboard e dalla cultura urbana americana. I vicoli del quartiere Harajuku di Tokyo, ora famoso in tutto il mondo, soprannominato "ura-hara", divennero il punto di partenza per marchi come Neighborhood, Mastermind, A Bathing Ape e UNDERCOVER.
Dalla fine del XXᵉ secolo ai primi anni 2000, la moda giapponese ha subito una vera e propria svolta internazionale, con un crescente appeal per il mercato mainstream. Gli stilisti d'avanguardia già citati, ma anche personaggi come Pharrell Williams, NIGO e Hiroshi Fujiwara, sono diventati ambasciatori dell'estetica giapponese, che continua a influenzare ed essere influenzata dalla moda di tutto il mondo.
Una scena di sottoculture
È impossibile parlare di moda giapponese senza menzionare le sue numerose sottoculture, ognuna con la propria estetica e la propria storia. All'interno di queste sottoculture ci sono anche altre sottoculture, tanto che per trattarle nel dettaglio ci vorrebbero interi articoli!
- Lolita: ispirata alla moda vittoriana, la Lolita è caratterizzata da abiti molto dettagliati e voluminosi, in particolare vestiti e gonne. Gli elementi di design si concentrano spesso su motivi carini e tradizionalmente femminili in vivaci colori pastello. All'interno del Lolita, diversi sottoinsiemi come il Gothic Lolita, il Punk Lolita o lo Steam Lolita hanno ciascuno i propri seguaci.
- Visual Kei: il Visual Kei è una sottocultura che unisce estetica, musica ed espressione artistica. Il leggendario gruppo rock degli anni '80 X Japan è spesso citato come il pioniere di questo stile, la cui moda deriva in gran parte dai loro look distintivi dell'epoca. Ricordando gli stili che verrebbero descritti come "goth punk", i membri di questa sottocultura vestono spesso di nero con dettagli intricati e accessori argentati, mentre alcune varianti più femminili utilizzano luci al neon luminose.
- Mode Kei: derivato dalla parola francese mode, Mode Kei enfatizza un'estetica più sobria ed elegante, con tocchi di haute couture d'avanguardia che lo distinguono dagli stili più standard. L'idea è spesso quella di evocare l'atmosfera delle settimane della moda europee o newyorkesi. Le tre principali case di moda giapponesi -omme des Garçons, Yohji Yamamoto e Issey Miyake- sono spesso associate a questo stile, insieme a marchi non giapponesi come Maison Margiela e Loewe. I marchi giapponesi contemporanei che incarnano questa estetica sono Mikage Shin, Sacai, Shinyakozuka e Auralee.
- Gyaru: ispirata alla pronuncia giapponese della parola inglese girl, si dice che la moda gyaru abbia raggiunto il suo apice negli anni Novanta. Con una carnagione fortemente abbronzata nei toni dell'arancione, un trucco pesante, stampe vistose e acconciature appariscenti, questa estetica era una provocazione contro gli standard tradizionali di bellezza femminile in Giappone. Nel corso degli anni, lo stile ha attraversato varie fasi estreme, con un recente revival in alcune comunità. La versione maschile è nota come gyaru-o.
- Ametora: abbreviazione di American Traditional, Ametora trae ispirazione dall'influenza occidentale in Giappone dopo la Seconda Guerra Mondiale. Pezzi classici americani come blazer, bomber e denim grezzo trovano le loro radici nella tradizione, ma con adattamenti che li rendono distintamente giapponesi. Libri come Take Ivy e Ametora: How Japan Saved American Style documentano le caratteristiche di questo look. Tra i marchi iconici figurano Buzz Rickson, Kapital, Van Jacket, Kamakura Shirt, Studio D'artisan e Visvim, tutti famosi per la loro elegante estetica retrò.
Decora: la moda Decora è caratterizzata da un uso audace del colore e degli accessori. Più sono, meglio è! Le regole classiche dello stile sono deliberatamente ignorate. Ma dietro questo apparente caos si nasconde un vero e proprio metodo: lo stile Decora organizza con cura questo disordine per creare qualcosa di unico. Spille, abiti, accessori per capelli e gioielli aggiungono ricchezza visiva. È questo stile che viene più spesso associato all'"estetica Harajuku".
Moda e shopping in Giappone
Una delle maggiori attrazioni del Giappone per gli appassionati di moda è il posto centrale che occupa nella vita quotidiana. La maggior parte dei giapponesi, soprattutto nelle grandi città, è interessata alla moda, sia che si tratti di abiti firmati, di oggetti di seconda mano o di bricolage, e la cultura dello shopping riflette perfettamente questo interesse.
Loshopping nelle boutique fisiche è molto sviluppato qui, e spazia dai grandi nomi internazionali ai marchi di nicchia nascosti in luoghi che potrebbero facilmente sfuggire. Scoprite alcune delle nostre zone preferite nelle città giapponesi per un'esperienza di shopping indimenticabile!
Shopping a Tokyo
Harajuku / Omotesando / Aoyama
Tre dei quartieri commerciali più emblematici di Tokyo si trovano nella stessa area. Da Yoyogi Park, si può passare per Harajuku, poi per Omotesando, prima di proseguire per Aoyama.
Nonostante la loro vicinanza, ognuno di questi quartieri si rivolge a un'estetica della moda diversa. Harajuku offre un mix di boutique di sneaker e marchi di streetwear, Omotesando ospita boutique internazionali affermate, mentre Aoyama si distingue per le sue strade più tranquille, le boutique di lusso nascoste e i negozi monomarca delle principali case di moda giapponesi. Le varie linee di Comme des Garçons, Yohji Yamamoto e Issey Miyake hanno tutte negozi lungo la strada principale di Aoyama.
Shimokitazawa / Koenji
Molto frequentati dagli abitanti del luogo e dai visitatori, questi due quartieri sono noti per l'abbondanza di negozi vintage. A Shimokitazawa, ogni negozio di seconda mano è specializzato in un articolo diverso: alcuni offrono beni di lusso riciclati, altri classici occidentali come pantaloni Dickies, giacche Barbour o felpe universitarie!
A Koenji, Whistler offre un'impressionante selezione di stivali vintage, camicie Oxford e maglioni. Per gli articoli di alta gamma, recatevi da Amore 2 a Shimokitazawa; per i pezzi più all'avanguardia, andate da Kakko. Per le strade del quartiere si possono trovare articoli a prezzi più accessibili.
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Shopping a Osaka
Shinsaibashi
Questo quartiere è noto soprattutto per la sua via dello shopping, che offre sia prodotti a prezzi accessibili che prodotti dei grandi magazzini. Il loro sito web per tenersi al passo con le ultime tendenze. Non perdetevi i grandi magazzini Parco e Daimaru, così come ALLU, che offre alcune delle migliori selezioni di abiti firmati vintage e di seconda mano di Osaka!
Shinsaibashi è anche una zona ideale per scoprire ristoranti e acquistare qualche souvenir. Il fiume attraversa il quartiere adiacente al famoso Dotonbori, noto per il suo cibo di strada e le sue numerose attrazioni.
Amerika-mura
Centro dello streetwear di Osaka, Amerika-mura è piena di personalità! Il suo nome deriva dalla profusione di negozi che vendono abbigliamento classico americano e pezzi vintage. La famosa boutique Alice on Wednesday è una tappa obbligata per la sua estetica eccentrica e kawaii. Gli appassionati di stili classici occidentali dovrebbero visitare l'Amerika-mura Free Market. Molti negozi di seconda mano sono specializzati in capi streetwear e hypebeast, tra cui Supreme, A Bathing Ape e molti altri.
È anche un luogo ideale per mangiare e rilassarsi, con numerosi caffè e ristoranti. Non mancate di visitare Sanaku Koen per assaporare appieno l'atmosfera unica della zona.